Milano, 3 Aprile 2024 “I Middleton. Ascesa e successi, soprattutto settecenteschi, di una grande famiglia americana: dalle piantagioni della Carolina del Sud alla Corte Papale”.

Così Storia in Network, magazine di divulgazione storica diretto da Alessandro Frigerio, nel mensile online di Aprile 2024 titola l’articolo scritto dal giornalista e scrittore Andrea Cotticelli.

Nell’articolo Andrea Cotticelli racconta l’avvincente storia della famiglia americana dei Middleton, una vera e propria dinastia originaria della Carolina del Sud, che attraverso i secoli con i suoi esponenti si è distinta in campo economico, politico e militare e ha segnato alcune della tappe fondamentali della storia degli Stati Uniti d’America: partendo dalle origini delle Tredici Colonie, per poi passare sia attraverso la Guerra d’Indipendenza che la Guerra Civile, fino a giungere in seguito nell’Ottocento a Roma dove un suo esponente divenne addirittura conte e nipote di Papa Leone XIII.

“Nell’immaginario collettivo della storia degli Stati Uniti d’America le grandi famiglie, spesso vere e proprie dinastie, che nel corso dei secoli hanno segnato la crescita economica, politica e sociale del Paese, a partire dalla sua nascita fino ad arrivare al Novecento, sono state sia quelle appartenenti all’american gentry, quella classe essenzialmente legata al possesso della terra che ha prodotto tra il XVIII e il XIX secolo storiche famiglie aristocratiche nei primi insediamenti nel Sud degli Stati Uniti, come le famiglie Washington, Jefferson, Mason, Carroll e Lee; sia quelle dei magnati dell’industria e della finanza del Nord degli Stati Uniti, che hanno fatto la loro fortuna nel XIX secolo durante la gilded age, l’industrializzazione del Paese, come le famiglie Morgan, Vanderbilt, Astor, Cornegie, Lehman e Rockefeller, senza dimenticare forse la più nota di tutte, la famiglia Kennedy, che ha caratterizzato buona parte della vita politica americana del XX secolo”.

La famiglia Middleton ritratta nel 1771 da Benjamin West: Arthur Middleton, padre fondatore degli Stati Uniti d’America, con la moglie Mary Izard e il figlio Henry
La famiglia Middleton ritratta nel 1771 da Benjamin West: Arthur Middleton, padre fondatore degli Stati Uniti d’America, con la moglie Mary Izard e il figlio Henry

“Tra queste grandi dinastie ce n’è una, forse meno conosciuta ma comunque degna di nota, che ha preso parte alle fondamentali tappe storiche degli Stati Uniti d’America, ovvero la famiglia Middleton appartenente all’aristocrazia terriera dei planters, che per lungo tempo influenzò la politica della Carolina del Sud e per strana sorte vide diventare un suo esponente addirittura nipote di un Papa”.

Il Gran Sigillo della Carolina del Sud venne realizzato da Arthur Middleton nel 1776 e fu adatto da allora come Stemma della Stato
Il Gran Sigillo della Carolina del Sud venne realizzato da Arthur Middleton nel 1776 e fu adottato da allora come Stemma della Stato
Il Conte Henry Bentivoglio Van Ness Middleton, Ufficiale Confederato e Zuavo Pontificio nonché nipote di Papa Leone XIII
Il Conte Henry Bentivoglio Van Ness Middleton, Ufficiale Confederato e Zuavo Pontificio nonché nipote di Papa Leone XIII

“Allo scoppio della Guerra d’Indipendenza Americana, dopo la battaglia di Lexington, tra il 1775 e il 1781, si riunì a Filadelfia presso l’Independence Hall il Secondo Congresso Continentale dei 56 rappresentanti delle Tredici Colonie, che era diventato di fatto il governo nazionale dei coloni americani, e nel 1776 Arthur Middleton fu designato a parteciparvi come delegato della Carolina del Sud”.

“In tale veste, il 4 Luglio 1776 Arthur appose la sua firma sulla Dichiarazione d’Indipendenza, atto con il quale il Congresso sancì l’indipendenza dall’Inghilterra, diventando così uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America. Successivamente, Arthur contribuì anche alla stesura del documento degli Articoli della Confederazione e dell’Unione Perpetua, che venne approvato dal Congresso il 15 Novembre 1777 e che fu la prima Costituzione degli Stati Uniti d’America”.

“Mentre assolveva ai suoi impegni a livello nazionale, Arthur non dimenticava la sua Carolina del Sud, che ormai da colonia era diventato uno Stato dell’Unione. Per prima cosa collaborò a stilarne la Costituzione e poi, insieme al parente William Henry Drayton, disegnò il Gran Sigillo della Carolina del Sud, cioè lo Stemma dello Stato, adottato nel 1776”.

“Dopo la sconfitta degli Stati Confederati d’America e la conseguente occupazione che gli unionisti imposero agli Stati del Sud, dopo aver inflitto loro incontrollabili e abominevoli saccheggi e aver dato alle fiamme le vaste piantagioni che costituivano la base della loro economia, compresa la piantagione di Middleton Place, il luogotenente Henry Middleton lasciò la sua Charleston e rientrò definitivamente a Roma”.

“Qui, convinto sostenitore del Papa, Henry nel 1866 entrò con il grado di capitano a far parte del Reggimento degli Zuavi Pontifici […].

Mentre si prodigava in favore del Papato, Henry riuscì ad ottenere un titolo nobiliare aggiungendo al proprio cognome Middleton anche quelli di sua madre Bentivoglio e della prima moglie del padre Van Ness, con la conseguenza di potersi fregiare d’ora in poi del titolo di conte Henry Bentivoglio Van Ness Middleton”.

“La sua recente nobiltà gli consentì nel 1869 di sposare la romana contessa Beatrice Cini, giovane molto bella e ricca, appartenente a un’influente famiglia della Nobiltà Romana con stretti legami con la Corte Pontificia. Grazie al suo matrimonio, Henry divenne anche nipote acquisito del Cardinale Vincenzo Gioacchino Pecci, porporato molto influente all’interno della Curia Romana, prozio di sua moglie Beatrice.

E quando nel 1878, dopo la morte di Pio IX, il Conclave si riunì per eleggere il nuovo pontefice fu proprio il Cardinale Vincenzo Gioacchino Pecci a salire sul Soglio di Pietro con il nome di Leone XIII, il primo papa a non esercitare direttamente il potere temporale e passato alla storia per il suo lungo pontificato e la famosa enciclica “Rerum Novarum”.

Henry si ritrovò così ad essere il nipote del Papa con pieno diritto di far parte della Famiglia Papale”.

Storia in Network
3 Aprile 2024