Andrea Cotticelli ha presentato
“L’ultimo gran ballo della Roma Pontificia” sulla Terrazza UNAR
in occasione del 154° Anniversario della Breccia di Porta Pia
Roma, 20 settembre 2024 Nella suggestiva e scenografica cornice della Terrazza UNAR a Roma Andrea Cotticelli ha presentato il 20 settembre, in occasione del 154° Anniversario della Breccia di Porta Pia, alla presenza di numerosi esponenti della cultura italiana e della nobiltà romana il suo libro L’ultimo gran ballo della Roma Pontificia. Ritratti e Storie Familiari della Nobiltà dell’Ottocento, edito da Palombi Editori.
Alla Presentazione del libro insieme all’autore sono intervenuti come relatori la Marchesa Flaminia Patrizi Naro Montoro, la Presidente della Società Tarquiniense d’Arte e Storia Alessandra Sileoni, e il Presidente Comitato Roma della Società Dante Alighieri Michele Canonica.
Al termine dell’evento, organizzato dall’Associazione Piemontesi a Roma presso la sede dell’Unione Associazioni Regionali di Roma e del Lazio per opera del Segretario Generale Francesco Ugolini, si sono svolte musiche e danze dell’800 a cura della Società di Danza Roma Centro.
Tutti i relatori di fronte a un folto pubblico nei loro interventi si sono soffermati su quanto il libro di Andrea Cotticelli sia strettamente connesso con quanto accadde a Roma prima e dopo la Breccia di Porta Pia raccontando proprio le storie dei singoli protagonisti del Ballo Borghese del 1866, che fu un grande affresco storico, culturale e sociale dell’élite romana della seconda metà dell’Ottocento.
“Nella seconda metà dell’Ottocento – ricordano i relatori parlando del libro di Andrea Cotticelli – la stagione mondana della Roma Pontificia aveva il suo apice nel periodo del Carnevale Romano.
La sera del 7 febbraio 1866 il Principe Marcantonio V Borghese e sua moglie Teresa organizzarono negli splendidi saloni di Palazzo Borghese nei pressi del Porto di Ripetta l’ultimo grande Ballo in Costume della Roma Pontificia, passato alla storia per la rilevanza dei numerosi esponenti della Nobiltà che vi presero parte e per la profusione di lusso ed eleganza, che segnò il culmine del potere e della sfarzosa mondanità dell’ultimo decennio del Papa-Re”.
“Gli invitati al Ballo Borghese – proseguono i relatori – indossavano tutti magnifici costumi, l’uno più sorprendente dell’altro sia per i riferimenti storici che per estrosità, studiati nei minimi particolari a cominciare dalla raffinatezza delle stoffe, dalla ricchezza dei gioielli e dalla ricercatezza delle acconciature.
Tutti i partecipanti avevano alle spalle un glorioso passato plurisecolare e offrivano un completo spaccato dell’alta società romana, italiana e del gotha internazionale. L’elenco degli aristocratici era ovviamente dominato dalla presenza dei rappresentanti della Nobiltà Romana, che nel corso del Risorgimento si era divisa al suo interno in due distinte fazioni: la Nera fedele al Papa-Re e la Bianca favorevole all’Unità d’Italia sotto lo scettro di Casa Savoia”.
“Nonostante i profondi contrasti ideologici, – evidenziano i relatori – quella sera al Ballo Borghese partecipò tutta la Nobiltà Romana, quasi a dimostrare che finché a Roma ci fosse stato il Papa-Re nulla sarebbe mutato nelle consuete abitudini della classe aristocratica, incurante delle nubi minacciose che si stavano addensando sulla Città Eterna, ambita dal Regno d’Italia per farne la sua capitale a coronamento dell’unità nazionale”.
“Dopo soli quattro anni dal Ballo Borghese, – concludono i relatori – con la Breccia di Porta Pia e l’arrivo dei Savoia a Roma, divenuta la capitale del Regno d’Italia, molti dei protagonisti del Ballo Borghese, non avrebbero più avuto occasione di riunirsi in simili eventi, perché la Nobiltà Nera, per protesta contro gli usurpatori sabaudi e per incrollabile fedeltà al Papa “prigioniero” in Vaticano, si estraniò completamente dalla vita pubblica italiana, mentre la Nobiltà Bianca vi prese parte attiva”.
“Per il mio lavoro – ha spiegato Andrea Cotticelli – ho selezionato venti fotografie scattate nel 1866 dai Fratelli D’Alessandri e da Michele Mang in formato carte-de-visite con tecnica albumina, custodite in un album della mia Collezione fotografica privata, che ritraggono alcuni dei maggiori esponenti della Nobiltà Romana nei loro costumi indossati al “Bal Masqué” dei Principi Borghese.
Ognuna di queste fotografie si è rivelata non solo una preziosa fonte storica e una testimonianza diretta e cristallizzata dell’evento mondano, ma al tempo stesso è stata il punto di partenza per delineare la figura e il carattere di ogni singolo personaggio. Iniziando proprio dalla descrizione del costume indossato, la narrazione si espande poi a macchia d’olio sulle storie personali e familiari di questi illustri partecipanti al Ballo Borghese, che fa da sfondo e da filo conduttore.
Si narra delle loro passioni politiche, degli interessi economici e culturali e degli amori, senza tralasciare di ricordare la loro plurisecolare storia familiare e l’imponenza delle loro dimore nobiliari.
Visto il particolare periodo storico che attraversarono i protagonisti, si analizza anche il ruolo assunto da ogni singolo personaggio e dalla sua casata all’interno degli sconvolgimenti politici e sociali che hanno investito Roma durante il Risorgimento e che hanno infranto il loro mondo dorato a seguito dell’Unità d’Italia”.
“Spero che questo libro – ha concluso Andrea Cotticelli – possa raggiungere lo scopo di riportare sotto i riflettori un grande evento che è stato l’apice del lusso e del potere romano della seconda metà dell’Ottocento, ma allo stesso tempo il canto del cigno della Roma Pontificia”.
Andrea Cotticelli, L’ultimo gran ballo della Roma Pontificia. Ritratti e Storie Familiari della Nobiltà dell’Ottocento, Palombi Editori, Roma, 2023
Prefazione di Irene Fosi e con il Patrocinio di:
Collegio Araldico, Corpo della Nobiltà Italiana, Istituto Nazionale di Studi Romani,
Libro d’Oro SRL, Società Tarquiniense d’Arte e Storia.